Vino & Sport

Per festeggiare il primo banner di WineUp sul prestigioso sito realsports.it… abbinamenti ironici e inusuali.

Accostare in tempi moderni una pratica sportiva ed un buon vino può sembrare strano, quasi che il vino sia lontano dall’idea di salute che normalmente si associa allo sport.

Nell’antichità invece il vino era un elemento fondamentale della medicina, e  – per quanto riguarda lo sport –  gli atleti degli antichi giochi olimpici ne consumavano grandi quantità, addirittura sconfinando in quello che oggi chiameremmo “doping”. La leggenda narra ad esempio che Milone di Crotone, uno degli atleti più forti della Magna Grecia, vincitore nella lotta in sei edizioni delle Olimpiadi, mangiasse e bevesse tutti i giorni, nelle settimane che precedevano i Giochi, fino a 10 chili di carne e 10 litri di vino.

Tornando ai tempi nostri, il legame tra vino, salute e pratica sportiva è stato studiato in modo molto serio; autorevoli scritti, come quelli di “vino e salute”, l’osservatorio nazionale sul consumo consapevole del vino, consigliano un consumo moderato di vino, associato ad un esercizio fisico costante (per approfondire il tema si può consultare questa pubblicazione).

Ma il discorso cambia se si considera, con un po’ d’ironia, lo… sport preferito dagli italiani: guardarsi un evento sportivo partecipando come tifosi. Naturalmente non stiamo parlando di un consumo eccessivo, ma di godersi un bel match sorseggiando un bicchiere di qualità… allora si può giocare ad abbinare sport e grandi vini.

Così al calcio, così popolare e con grandissimi campioni, si accosta bene un bel lambrusco… oppure una riflessiva competizione di golf si può seguire gustando un bel bianco strutturato, magari un sauvignon blanc. E che ne dite di un abbinamento tra il rugby e l’evocativo sfursat? Un gioco che potrebbe proseguire per tutti gli sport, i giochi e i vini del mondo…